venerdì 27 giugno 2014

Tiella riso, patate e cozze





Prima di accingermi a scrivere il post tengo a fare un'importante precisazione: si tratta di una ricetta tipica di una regione che questa volta non è nè la Sardegna nè la Sicilia (come mio solito).
Come avete notato dall'impostazione data al mio blog, cerco di dare importanza a ricette appartenenti  alla cucina tradizionale di entrambe le mie regioni d'origine (ma non solo) in quanto ne ho avuto conoscenza ed esperienza diretta trattandosi di ricette di famiglia...
questa volta invece faccio uno strappo alla regola.........
senza alcuna presunzione in quanto non si tratta di una personale elaborazione della ricetta di un'altra regione della quale non ho mai avuto esperienza diretta.......niente di tutto ciò:)) la base è sicuramente buona poichè la ricetta in questione  è stata data a mia madre, con dovizia di particolari, da amici pugliesi che si erano recati qualche anno fa in Sardegna in occasione di un raduno.
So benissimo che esistono versioni differenti della stessa ricetta, forse la stessa muta a secondo della provincia (come spesso accade). Questa che mi accingo a postare mi è piaciuta tantissimo, così come anche ai miei:) e infatti l'ho preparata in occasione della mia recente permanenza in Sardegna.
Si tratta di un piatto famosissimo e sicuramente noto a tutti: non pesante e secondo me anche sano ma gustosissimo.
ma ecco la ricetta, che ormai è entrata a pieno titolo a far parte del mio ricettario personale:))

Ingredienti: (le dosi qui sono molto ad occhio, e questo l'hanno sottolineato più volte gli stessi amici dei miei genitori..)

riso (io ho utilizzato quello originario)
cozze freschissime
patate
aglio
prezzemolo fresco
pomodorini
parmigiano grattugiato (o grana)
olio extravergine d'oliva
pochissimo sale (in quanto c'è il liquido delle cozze)

Operazione preliminare da compiere è quella di pulire bene le cozze: eliminare lo spago che fuoriesce dalla valva tirandolo verso di noi in modo deciso con un coltello dalla lama liscia.


Raschiare con lo stesso la superficie del mollusco per eliminare eventuali incrostazioni...


quindi lavare bene le cozze sotto l'acqua corrente e spazzolarle per eliminare eventuali incrostazioni residue..... sciacquarle ancora.
Aprirle con il coltello e conservare in una ciotola il loro liquido (che andrà filtrato) ecco le foto che rappresentano tali operazioni:


Passiamo ora alla composizione della tiella:
nel fondo della teglia versare olio extravergine d'oliva, aglio, prezzemolo tritati e sale (un pizzico).


Adagiare sopra il trito uno strato di patate crude (tagliate a fette spesse circa mezzo centimetro)...


e sopra di esse disporre un dito scarso di riso crudo (il mio era più che altro un mezzo dito preciso e andava bene in quanto il riso tende a gonfiarsi tanto in cottura e se lo strato è eccessivo la preparazione perde..considerate che io ho le dita piccole  e magre).


Condire con poco sale, abbondante olio extravergine d'oliva, prezzemolo e aglio tritati, parmigiano grattugiato (o grana)e qualche pomodorino a pezzi.


Disporre ora le cozze crude come in foto (che avremo precedentemente  pulito e aperto con il coltello e delle quali avremo conservato e filtrato l'acqua).


Coprire con un altro strato di patate (spesse sempre mezzo centimetro), salarle (non troppo, giusto un pizzico in quanto c'è l'acqua delle cozze), spolverizzarle di parmigiano grattugiato (o grana) e irrorarle con un filo di olio extravergine d'oliva.


Intanto mettere a scaldare dell' acqua in un pentolino. Quando questa è pronta spegneremo il gas e aggiungeremo il liquido delle cozze precedentemente conservato e filtrato.
Versiamo il composto liquido ottenuto (acqua scaldata più liquido delle cozze filtrato) piano piano aiutandoci con un mestolino in tutti i bordi della teglia finchè non vedremo arrivare il liquido allo stesso livello delle patate...
Mettere la teglia nel gas e, non appena l'acqua (che arriva allo stesso livello delle patate) inizia a bollire ( lo notiamo osservando i bordi) infornarla in forno precedentemente riscaldato a 200° per 1 ora


Ecco le foto delle fette....

al contrario di come potrebbe sembrare (osservando le foto) il riso non risulta asciutto in quanto condito con abbondante olio extravergine d'oliva e cotto nel composto formato da acqua e liquido delle cozze:))

Con questa ricetta partecipo alla rubrica 'La vi dei Sapori' ideata da Serena e Arianna 



domenica 22 giugno 2014

Insalata di polpo alla carlofortina e grazie mille Enza e Silvia!!!



Si tratta di un'altra ricetta realizzata durante la mia permanenza in Sardegna. Un piatto estremamente semplice, oserei dire 'a prima vista forse banale'  a causa dell'enorme semplicità degli ingredienti utilizzati.
Nonostante tali considerazioni posso garantirne la bontà e la freschezza, elemento che lo rende particolarmente adatto a questo periodo, in cui si ha voglia soprattutto di piatti semplici, freschi e leggeri:).
La ricetta appartiene a mia madre, la quale è solita prepararla già da diversi anni..... e pare che la fonte sia stata un programma di un canale televisivo locale...
una semplice insalata di polpo condita con pomodoro fresco, capperi sott' aceto, olio e un pò di aceto...a me piace tantissimo e ve la consiglio vivamente, soprattutto se amate gli abbinamenti utilizzati e i piatti freschi:))
ma ecco la ricetta:).

Ingredienti (qui sono molto 'ad occhio'...)

un polpo (al quale avremo precedentemente eliminato gli occhi..quindi gli avremo rovesciato la testa e lo avremo pulito dalle interiora e dal becco)
pomodori freschi
capperi sott'aceto
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
niente sale nell'acqua del polpo

Versare dell'acqua in una pentola di adeguate dimensioni e portarla a bollore.
Non appena questa raggiunge l'ebollizione unire il polpo (qualora quest'ultimo sia fresco e conservato in freezer lo buttiamo nell'acqua ancora congelato. Se, al contrario, utilizziamo un polpo fresco  non passato in freezer meglio che non sia di dimensioni eccessive..ed è preferibile immergerlo e sollevarlo per 3 volte nell'acqua in ebollizione in modo da ammorbidirlo).
Il polpo fresco non passato in freezer impiega tempi maggiori per raggiungere la cottura...
Quando il polpo raggiunge la cottura ( i tempi di questa variano in base alle dimensioni dello stesso..in ogni caso ci rendiamo conto dell'avvenuta cottura quando, una volta che lo penetriamo con la forchetta questa non incontrerà alcuna resistenza....) lo facciamo raffreddare  nella sua stessa acqua.


A questo punto lo scoliamo bene, lo tagliamo a tocchetti di medie dimensioni,  lo sistemiamo all'interno di una terrina...


e lo condiamo con: olio extravergine d'oliva, aceto, pomodori freschi a pezzetti e capperi sott'aceto.


Preparare l'insalata di polpo alla carlofortina con qualche ora di anticipo in modo che gli ingredienti abbiano modo di insaporirsi bene tra loro....


Lo scorso anno postai nel blog un'altra ricetta a base di polpo qualora a qualcuna di voi dovesse interessare carico foto e link che vi rimanderà alla stessa, all'interno del mio blog:
Si tratta dell'insalata di polpo con le patate, per vedere la ricetta cliccate qui


Infine voglio ringraziare di cuore le mie carissime amiche blogger Enza del blog  Come mangio io e Silvia del blog Acqua e farina sississima per avermi assegnato dei graditissimi premi :
il primo, assegnatomi da Enza è questo:

 
I secondi, conferiti da Silvia sono i seguenti:



Nonostante abbia già ricevuto tutti questi premi e riconoscimenti, mi ha fatto davvero tantissimo piacere riceverli di nuovo, e per questo ringrazio di cuore Enza e Silvia, che sono state davvero carinissime  e gentilissime  a pensare a me:))) e vi invito ad andare a visitare i loro bellissimi blog:))

lunedì 16 giugno 2014

Seppie in umido con patate e piselli






Ancora un'altra ricetta che ho realizzato in Sardegna durante la permanenza presso i miei:).
Si tratta di un secondo (ma potrebbe essere considerato anche un piatto unico, data la presenza di patate e piselli...) piatto di mare tipico della zona del cagliaritano..nello specifico la ricetta che mi accingo a postare appartiene a mia madre, la quale è solita prepararla da tempo..... fin da quando ero piccola....considerato ciò potete immaginare come per me rivesta un certo valore affettivo in quanto mi fa tornare con la mente indietro di una trentina d'anni, e il mio pensiero va a mia madre intenta a preparare questo piatto che ho imparato ad apprezzare ancora di più con il passare degli anni, per quanto l'abbia sempre mangiato fin da bambina....
si tratta di seppie cucinate in umido con patate piselli..un piatto saporitissimo che dà il meglio di sè il giorno successivo alla preparazione ( come del resto la maggior parte dei piatti in umido). In conseguenza a ciò (qualora lo vogliate provare) vi consiglio vivamente di prepararlo in anticipo di un giorno in modo che i vari ingredienti che lo compongono possano ben insaporirsi tra loro...
ma ecco la ricetta:

Ingredienti:

2 seppie medie pulite, spellate e tagliate a pezzi di media grandezza
4 patate medie
abbondante prezzemolo fresco tritato
1 pomodoro fresco medio maturo e due pomodori freschi maturi più piccoli
1 grosso spicchio d'aglio
3 pomodori secchi (due chiari e uno più scuro, cioè invecchiato. Quest'ultimo conferisce ai cibi un sapore più intenso)
concentrato di pomodoro q.b.
piselli a piacere (i miei erano stati conservati da freschi in freezer, quindi erano congelati)
peperoncino
sale grosso
olio extravergine d'oliva

Scaldare dell'olio extravergine d'oliva in una padella a fuoco moderato.
Quando è pronto unire le seppie e cuocerle per circa 15 minuti....


a questo punto aggiungere l'aglio tritato e il peperoncino..fare rosolare il tutto.....


quindi unire il pomodoro fresco a pezzi, quello secco sciacquato bene sotto l'acqua corrente in modo che possa perdere i semi ed un eventuale eccesso di sale (oppure in alternativa lo possiamo mettere a mollo in una ciotolina contenente acqua per dissalarlo) e il concentrato di pomodoro ( la quantità necessaria a conferire colore alla preparazione). Salare q.b


Cuocere finchè il pomodoro risulterà del tutto sfatto....a questo punto unire le patate  a tocchetti medi, coprire e cuocere ancora un pò...


qualora i piselli dovessero essere fini unirli a metà cottura delle patate. Se, al contrario, sono più grossi (come in questo caso) 5\7 minuti dopo aver aggiunto le stesse...


se il composto si dovesse asciugare, aggiungere, in cottura, un pò d'acqua....
cuocere fino ad avvenuta cottura del tutto...
quasi al termine della cottura unire abbondante prezzemolo fresco tritato.


Il piatto può essere preparato anche con un giorno d'anticipo, avendo l'accortezza di lasciare abbastanza sughetto. Se, nonostante tale accorgimento, la preparazione dovesse risultare ugualmente asciutta, al momento di scaldarla aggiungiamo un pò d'acqua e facciamo raffinare, insaporire il sughetto che si viene a creare....


Con questa ricetta partecipo alla raccolta 'La via dei sapori' ideata da Serena e Arianna


lunedì 9 giugno 2014

Gnocchetti sardi con sugo di agnello


Un  primo piatto con un sugo saporitissimo la cui ricetta è entrata a far parte del ricettario di mia madre già da diversi anni. La fonte è una raccolta che anni fa fece il quotidiano sardo con le ricette inviate dagli stessi lettori. Si tratta fondamentalmente e in gran parte di ricette tipiche regionali (ma non solo), alcune delle quali sono state pubblicate  nel mio stesso blog:).
Questo che mi accingo a postare è un gustosissimo primo piatto che vi consiglio vivamente di provare: fondamentale per una perfetta riuscita della ricetta è l'utilizzo di una materia prima di qualità quale l'agnellino da latte. Come scritto anche in altri post, relativamente a ricette tipiche precedentemente postate, in Sardegna vi è un notevole consumo di agnellini (ma anche capretti, maialetti) da latte il cui sapore è buonissimo e decisamente più delicato rispetto allo stesso animale in età più adulta
Ma ecco la ricetta, realizzata durante la mia permanenza in Sardegna:)

Ingredienti: (dose per 4\6 persone)

500 gr di gnocchetti sardi
1 kg di polpa di agnellino da latte a pezzi non troppo piccoli nè eccessivamente grandi ( io ho lasciato qualche osso eliminando solo quelli più evidenti in quanto  la loro presenza insaporisce maggiormente la salsa)
1 bottiglia di conserva di pomodoro fatta in casa (sostituibile con 1 kg di pomodori pelati e passati di ottima qualità)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro di ottima qualità
1 cipolla bianca
2 spicchi d'aglio
basilico fresco
1 pizzico di zafferano
olio extravergine d'oliva
sale
pecorino sardo grattugiato

Operazione preliminare da compiere è quella di tagliare l'agnellino a pezzi non eccessivamente piccoli (ma neanche troppo grandi) lasciando qualche osso ed eliminando solo quelli più evidenti in quanto la loro presenza contribuisce  a conferire alla salsa un sapore maggiore.
Tritare l'aglio e affettare finemente la cipolla.
Soffriggere il trito in 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva.


Quando questo è ben appassito aggiungere l'agnello e rosolarlo con cura per una decina di minuti.


A questo punto unire la conserva di pomodoro fatta in casa ( o i pelati passati di ottima qualità) e un cucchiaio di concentrato di pomodoro..salare....


e cuocere a fiamma media inizialmente scoperto quindi coperto per circa 1 ora.
Avere comunque l'accortezza di controllare: a fine cottura la carne dovrà risultare tenera, cotta alla perfezione e il sugo bello denso..
a fine cottura aromatizzare con qualche foglia di basilico fresco spezzettato con le mani e un pizzico di zafferano.


Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata, scolarli e condirli con il sugo.
Cospargerli di pecorino sardo grattugiato.


nb: ovviamente la quantità di salsa per condire gli gnocchetti è a piacere, io tendo sempre ad abbondare, qui un pò meno in quanto altrimenti questa avrebbe coperto troppo gli gnocchetti (e anche i pezzetti di carne) e la foto non avrebbe reso come avrei voluto..poichè gli ingredienti principali  sarebbero stati poco visibili....

Con questa ricetta partecipo alla raccolta 'La via dei sapori' ideata da Serena e Arianna

lunedì 2 giugno 2014

Muggine a 'Scabecciu (e grazie mille Paola!!!)





Sono di recente tornata dalla Sardegna, dove ho trascorso tre settimane in compagnia dei miei cari:)...... voglio innanzitutto ringraziare di cuore tutte le amiche che hanno lasciato  commenti nel mio blog e che non ho fatto in tempo a salutare in quanto, come avevo scritto nell'ultimo post, presso i miei non ho la possibilità di accedere ad internet...grazie mille a tutte:))).
La  ricetta che mi accingo a postare appartiene a mia nonna (di 94 anni)...... in passato era solita prepararla molto spesso...
si tratta di un piatto di mare tipico della zona del cagliaritano......un piatto antico, un tempo di sicuro molto più diffuso...pensate che mia nonna, considerando il fatto che tale preparazione si mantiene benissimo per molti giorni (anzi, più tempo passa migliore è la sua resa in quanto si insaporisce maggiormente risultando in conseguenza a ciò ancora più buona) preparava un barattolo di  muggini a scabecciu per mio nonno il quale si recava spesso fuori per motivi di lavoro (parlo degli anni '50, forse 40 ma anche '60). Certamente il piatto (come del resto tantissimi altri appartenenti alla cucina tradizionale di molte regioni) non si può definire light poichè fritto...però è davvero buonissimo, e vi consiglio vivamente di provarlo....
la ricetta prevede una preliminare frittura dei tranci di muggine (mia nonna aggiunge anche la testa dello stesso, dopo averla tagliata a metà nel senso della lunghezza..io non la amo..ma c'è a chi piace.....) precedentemente passati nella semola fine e cotti in olio ben caldo (espediente che scongiura un assorbimento eccessivo dell'olio di frittura da parte del pesce con un conseguente pessimo risultato). A fine cottura deve acquisire un colore molto dorato e una consistenza asciutta con la bella crosticina...
A parte avremo soffritto abbondante cipolla bianca nell'olio extravergine (io utilizzo questo, mia nonna  invece un pò dell'olio di frittura dello stesso pesce. Indubbiamente la preparazione guadagna in sapore ma risulta, per il mio gusto personale più pesante, quindi io che ho lo stomaco delicato non lo utilizzo, ma se voi non avete questo tipo di problema lo potete utilizzare;). Quando questa risulterà appassita aggiungeremo polpa di pomodoro finissima (o conserva), aceto di vino bianco (non troppo abbondante nè scarso al punto da non sentirsi) e faremo cuocere la salsa.
A questo punto dovremo passare alla composizione del piatto: in una pirofila di dimensioni adeguate oppure, qualora volessimo trasportare il piatto per portarlo fuori (come faceva mia nonna) in  un contenitore di vetro (assolutamente non di plastica) con coperchio a chiusura ermetica alterneremo strati di salsa e di pesce. la prima dovrà essere abbondantina in quanto il primo tende un pò ad assorbirla con conseguente diminuzione di volume della stessa....
ma ecco la ricetta, preparata durante la mia recente permanenza in Sardegna....

Ingredienti:(le dosi qui sono un pò 'ad occhio')

un muggine di dimensioni grandi o medio\grandi (il mio apparteneva alla seconda categoria, come potete constatare dalla foto)
semola fine
sale
olio di semi di arachide per friggere

1 cipolla bianca grande e una medio grande
polpa di pomodoro finissima (o conserva)
aceto di vino bianco (in quantità non eccessiva nè troppo scarsa)



Operazione preliminare da compiere è quella di pulire il pesce: eviscerarlo, squamarlo e lavarlo bene sotto l'acqua corrente in modo da eliminare eventuali residui di squame.


Tagliarlo a pezzi di medio spessore come in foto , compresa la testa che andrà tagliata a metà nel senso della lunghezza...


Passare il  pesce nella semola fine e fare in modo che questa rivesta bene tutte le sue parti...


Friggere il muggine in olio caldissimo finchè non avrà assunto un colore molto dorato come nella seconda foto...scolarlo con la schiumarola, adagiarlo su carta assorbente da cucina e salarlo..



Preparare la salsa: versare in un tegame dell'olio extravergine d'oliva e la cipolla affettata (mia nonna utilizzava un pò dello stesso olio di frittura del pesce). Cuocere finchè questa non risulterà appassita....


a questo punto aggiungere la polpa di pomodoro (o la conserva), cuocere un pò e unire aceto in quantità nè troppo eccessiva nè scarsa, si deve sentire ma non in modo esagerato e fastidioso..io consiglio di assaggiare ed eventualmente aggiungerne poco per volta....
Portare a cottura la salsa...


In un barattolo di vetro di adeguate dimensioni a chiusura ermetica (come quello in foto) versare un primo stato di salsa (abbondantino...)


adagiare un primo strato di pesce...


coprirlo con salsa (sempre un pò abbondantina)....


proseguire allo stesso modo fino ad esaurimento degli ingredienti.....
una volta che il composto si sarà perfettamente raffreddato chiudere il barattolo e conservarlo in frigo..grazie all'aceto si conserva benissimo per molti giorni, con il trascorrere del tempo risulta ancora più buono in quanto si insaporisce maggiormente...
aggiornamento al post: dimenticavo di specificare che il pesce deve assumere un colore dorato ma non dev'essere lasciato per un tempo eccessivo nell'olio in quanto si potrebbe indurire compromettendo la bontà della preparazione...



Infine voglio ringraziare di cuore la mia carissima amica blogger Paola del blog Non Solo Delizie per avermi assegnato questo bellissimo e graditissimo premio, legato ai rapporti di amicizia virtuale che si instaurano tra blogger e che voglio assegnare a tutte le carissime amiche che mi seguono in quanto vi considero tutte speciali:))).
Ringrazio ancora tantissimo Paola, che è stata carinissima  e gentilissima a pensare a me e vi invito ad andare a visitare il suo bellissimo blog:)))



Con questa ricetta partecipo alla rubrica 'La via dei sapori' ideata da Serena  e Arianna