giovedì 24 novembre 2016

Risotto con carne e funghi (ricetta del riciclo ideata da me) e risotto rucola e crescenza (ricetta presa dalla tv)





Adoro i risotti, arrivo perfino a prediligerli ai primi di pasta (che pure mi piacciono tantissimo) e queste due ricette le voglio condividere in quanto valide e buonissime;).
La prima è nata per caso in quanto ideata da me per smaltire della carne lessa e del brodo di carne che avevo da giorni...e ne è risultato un risotto gustosissimo...la seconda invece era stata annotata tempo fa in un foglietto volante, presa da un programma tv ed è ottima in quanto si tratta di un abbinamento azzeccatissimo: l'amarognolo della rucola si sposa perfettamente con il gusto morbido e delicato della crescenza..tassativo ovviamente rispettare le dosi indicate per ottenere il giusto equilibrio dei sapori senza correre il rischio di incorrere in un piatto magari amaro e poco gradevole..seguendo le dosi della ricetta invece il risultato è perfetto, ottimo:)).

1) Risotto carne e funghi

Ingredienti (dose per due persone)

200 gr di riso Carnaroli o Arborio
carne lessa di manzo avanzata dal brodo
brodo di carne
funghi porcini secchi (quantità a piacere)
prezzemolo fresco tritato (una manciata abbondante)
una cipolla bianca non troppo grande
abbondante grana grattugiato
olio extravergine d'oliva


Innanzitutto se vi interessa vi lascio il link della ricetta del brodo di carne (propria di mia madre), per vederla cliccate qui.
Operazione preliminare da compiere è quella di tagliare con il coltello a pezzi più piccoli  la carne di manzo lessa e mettere a bagno in una ciotolina con acqua tiepida i funghi porcini secchi per 20 minuti, quindi sciacquarli sotto l'acqua corrente, strizzarli e ridurli a pezzi più piccoli con le forbici.
Versare dell'olio extravergine d'oliva in una padella di adeguate dimensioni e soffriggervi la cipolla tritata.


Aggiungere la carne, i funghi e rosolare qualche minuto per fare insaporire il tutto..


Unire il riso, tostarlo qualche minuto....


aggiungere di volta in volta il brodo caldo, coprendo il riso a filo e bene (in questo modo ovviamente cuocerà meglio)...


portando a cottura lo stesso....
una volta cotto aggiungere il prezzemolo fresco tritato e abbondante grana grattugiato....



Servire subito


2) Risotto rucola e crescenza

Ingredienti: (dose molto abbondante per due persone, per tre va benissimo;)

250 gr di riso Carnaroli o Arborio
80 gr di rucola tagliata a pezzi o tritata
50 gr di crescenza
una cipolla bianca media
brodo vegetale
abbondante grana grattugiato
olio extravergine d'oliva

Innanzitutto preparare il brodo vegetale con sedano, carota, cipolla e olio extravergine d'oliva Coprire, cuocere un'ora e salare a fine cottura.


In una padella di adeguate dimensioni soffriggere la cipolla tritata nell'olio extravergine d'oliva...


a questo punto aggiungere il riso, tostarlo...


unire  gli 80 gr di rucola tritata, amalgamare...(sembra tantissima ma in realtà a fine cottura si riduce notevolmente come potete dedurre dalla foto finale;)


e portare a cottura aggiungendo man mano mestoli di brodo vegetale.


Una volta che il riso è cotto qualora dovesse esserci troppo brodo farlo asciugare un pò alzando la fiamma, quindi spegnere e unire i 50 gr di crescenza e abbondante (abbondate, mi raccomando!!!) grana grattugiato.
Mescolare per amalgamare il tutto finchè la crescenza non risulterà completamente sciolta....


e servire subito!



giovedì 10 novembre 2016

Torta di caffè (denominazione impropria e un dolce degli anni '70 sicuramente oggi FORSE improponibile MA buonissimo)







Prima di accingermi a scrivere il post ci tenevo a fare tante precisazioni riguardo questo dolce che vi prego vivamente di leggere!!! Non andate direttamente alla ricetta ma leggete quanto sto per scrivere!!!!

Iniziamo quindi a parlare delle origini di questo dolce, che mia nonna era solita realizzare a partire dagli anni '70 e forse (ma di questo non sono sicura) anche prima.
La fonte è sua cognata, la quale, a sua volta ebbe la ricetta in questione da una ragazza che di tanto in tanto le dava una mano nei lavori domestici..si tratta  di un dolce al cucchiaio sicuramente buonissimo ma oggi improponibile...soprattutto ed essenzialmente per un ingrediente utilizzato per la sua realizzazione, attualmente tra quelli in assoluto più demonizzati, se non quello più demonizzato...ma per non demonizzare anche il dolce (che, ripeto, è veramente buonissimo) bisogna contestualizzarlo nel periodo specifico in cui è stato creato!!
Dovete considerare che oggi tanti ingredienti sono stati rivalutati alla luce probabilmente di studi o ricerche da parte di esperti e ritenuti dannosi per l'organismo..anche negli anni '70 vi erano tentativi in questo senso, ma pare che la tendenza fosse per certi versi opposta!!!Mio padre mi raccontava ad esempio che in quel periodo vennero espressi giudizi non propriamente positivi nei confronti dell'olio extravergine d'oliva al contrario di quello di semi,ritenuto leggero e con proprietà benefiche per il nostro organismo...un'altra convinzione abbastanza radicata era che il burro facesse male, al contrario della margarina: più sana e leggera in quanto al 100% vegetale..il condizionamento era talmente forte che vi erano persone che  la utilizzavano e per le preparazioni più disparate, perfino in luogo dell'olio extravergine per preparare un soffritto, anche al posto del burro per una besciamella e per tante altre preparazioni in cui era previsto questo sostituendolo talvolta in parte e spesso del tutto....porto a testimonianza di quanto affermo un ricettario per la pentola a pressione degli anni '70, scritto da Lisa Biondi (qualcuna di voi lo ricorda? Si tratta di un libricino verde chiaro dato in omaggio con la pentola a pressione datato 1974, mi pare) nelle cui ricette segnalate spesso compare la margarina come ingrediente al posto dell'olio extravergine (presente assai raramente o forse addirittura mai) o al posto del burro (per quanto mi pare che compare anche quest'ultimo, in alternanza alla margarina).. e ricordo anche una sorta di enciclopedia culinaria in tre volumi datata 1973 che possiede ancora mia madre 'I mille menù' da una vita sempre nel mobile della cucina.  Al suo interno: un'infinità di ricette aventi un'impostazione a livello di ingredienti, di grassi (grande uso di margarina e burro e scarsa di olio extravergine d'oliva) e perfino di abbinamenti che oggi difficilmente troveremo nei moderni ricettari, nelle trasmissioni di cucina e nel web!
Ecco, questo è il contesto in cui dovete inserire il dolce in questione, concepito in un periodo, dal punto di vista culinario, differente rispetto i nostri giorni, sia perchè si ritenevano salutari alcuni ingredienti oggi demonizzati e sia perchè non vi era, al contrario di oggi, la convinzione che tanti alimenti fossero dannosi per la nostra salute...si pensava solo alla bontà del cibo, a rendere saporite le pietanze senza preoccupazioni di alcun tipo..atteggiamento oggi considerato sicuramente incosciente ma da capire poichè dovuto indubbiamente al fatto che allora tante cose si ignoravano....
Dopo aver fatto questa lunga prefazione (per giustificare e capire il perchè vi è la margarina tra gli ingredienti: un grasso che io non utilizzo mai e che ho acquistato per realizzare questo dolce buonissimo ) volevo evidenziare il valore affettivo che ha questo dolce al cucchiaio per me: mia nonna era solita realizzarlo negli anni '70  '80, quindi più volte ho avuto modo di assaggiarlo da bambina, qualche volta l'ha preparato anche mia madre (ottima, bravissima cuoca ma negata per i dolci .....qualche volta anche lei l'ha realizzato e fatto assaggiare ad amiche che non lo conoscevano. E ai tempi il fatto che vi fosse la  margarina veniva considerato normalissimo, proprio perchè,tornando al discorso di prima, si ignorava che facesse male alla salute).
Quando io, una volta adulta e appassionata di cucina ho voluto replicarlo (le dosi sono trascritte nel quadernetto di mia nonna, la quale,una decina di anni fa  e forse anche di più, mi fece vedere anche il procedimento) ho tentato di apportare modifiche (sostituendo la margarina con il burro) non ne sono rimasta soddisfatta..al contrario, utilizzando la margarina la resa è mille volte meglio..e, al contrario di quanto si può pensare, non si sente affatto, essendoci anche una crema al cioccolato che rende il dolce golosissimo.
Non so se qualcuna di voi, per il fatto che ci sia la margarina lo voglia provare..io vi consiglio vivamente di provare a realizzarlo almeno una volta, anche una sola volta (per una volta non si muore;) in quanto merita davvero e questo ve lo posso assicurare e garantire..credetemi..non ve ne pentirete!!!!!!!!!!
Ecco finalmente la ricetta:

Ingredienti (dose per una teglia usa e getta di alluminio da 6 porzioni)

200 gr di Gradina (ebbene si...la margarina anni '70, quella preparata ancora secondo ricetta originale..non provate a sostituire con la Vallè perchè non va bene!)
300 gr di zucchero a velo (mia modifica in quanto era previsto lo zucchero semolato che non si scioglieva mai anche utilizzando quello extra fine..e, per quanto si lavorava con le fruste, i granellini si sentivano sempre!!! Considerato questo ho provato ad utilizzare lo zucchero a velo e ovviamente il risultato è decisamente meglio perchè si scioglie subito;). Altra modifica apportata riguarda la quantità di zucchero utilizzata: nella ricetta originale ne erano previsti 400 gr!!! (un pò troppi, 300 gr vanno benissimo, non sono troppi nè pochi, è la quantità perfetta;)
2\3 uova medie freschissime (la ricetta originale ne prevedeva 4...io ne ho utilizzato tre ma potrebbero andare bene anche due..considerate che la consistenza di questa sorta di crema  deve risultare soda e ben montata,un pò come gli albumi montati a neve, se raggiungete il risultato suddetto con due uova fermatevi pure a questo punto;). Ovviamente le uova devono essere freschissime , non essendo prevista la pastorizzazione (negli anni'70 non ci pensavano)
1 confezione grande di biscotti Oro Saiwa

per la cioccolata:

4 cucchiai nè colmi nè rasi di cacao dolce e 2 cucchiai di cacao amaro leggermente più rasi, ma di poco
2 cucchiai rasi di farina 00
1\4 di litro di latte
poca acqua

caffè freddo non zuccherato per bagnare i biscotti

cacao amaro per spolverizzare alla fine


Lavorare la Gradina in un pentolino dai bordi alti e stretto di alluminio pesante..unire poco per volta lo zucchero a velo sbattendo contemporaneamente con le fruste elettriche...


Unire (poco per volta) le uova, cioè rompere il guscio creando un buchino nella punta e aggiungere prima un pò di albume, lavorare con le fruste in azione e unire quindi il rosso..ecc, il tutto poco per volta e continuare a lavorare finchè il composto non risulterà gonfio  e sodo (un pò come gli albumi montati a neve..per quanto riguarda la quantità delle uova io ne ho utilizzate tre ma voi dopo due fate la prova e se vedete che il composto è ben montato e sodo e un eventuale uovo lo farebbe impazzire fermatevi..se al contrario a vostro parere potrebbe reggere unire ancora un altro uovo..vedete voi;).




A questo punto conservare questa sorta di crema in frigo e preparare la cioccolata:
setacciare in una terrina i due tipi di cacao e la farina..


In un pentolino antiaderente versare latte e acqua, mescolare per amalgamare un pò con un cucchiaio di legno..


accendere il gas (fiamma bassa) e quando il composto risulta un pò riscaldato unire (poco per volta, con l'ausilio di un colino o setaccino per evitare grumi e mescolando continuamente e sempre nello stesso verso con un cucchiaio di legno) i due tipi di cacao e la farina che avevamo precedentemente setacciato nella terrina.



Spegnere quando la cioccolata risulterà densa e cremosa ma non dura. Considerare che raffreddandosi tende a rapprendere;)


Farla quindi raffreddare completamente.
Passare ora alla composizione del dolce: versare nel fondo poca crema bianca...




bagnare molto velocemente gli oro Saiwa girandoli contando velocemente fino a 10 e girandoli velocemente da una parte all'altra come potete vedere in foto...

UNO


DUE


TRE



QUATTRO


CINQUE

SEI


SETTE




OTTO


NOVE



DIECI



MI RACCOMANDO: IL CONTO DEV'ESSERE DAVVERO VELOCISSIMO COSì COME IL MOVIMENTO IMPRESSO SUI  BISCOTTI PER GIRARLI DA UNA PARTE ALL'ALTRA PER BAGNARLI..SOTTOLINEO QUESTO IN QUANTO NON DEVONO ESSERE TROPPO INTRISI Nè TROPPO POCO BAGNATI E SE SEGUITE LA MODALITà DA ME INDICATA AVRANNO LA CONSISTENZA GIUSTA E DOPO IL RIPOSO IL TAGLIO RISULTERà AGEVOLE E LA CONSISTENZA DEGLI STESSI BISCOTTI PERFETTA!!

Sistemarli man mano a scolare in un piatto piano in ceramica come vedete in foto:)


Ora fare un primo strato di biscotti disposti in posizione orizzontale, spalmare la cioccolata sopra di essi e coprire con la crema bianca..fare un secondo strato di biscotti disposti in posizione verticale, spalmare la cioccolata e sopra la crema bianca..il terzo strato avrà i biscotti disposti in posizione orizzontale, spalmati dapprima con la cioccolata e poi con la crema bianca.
Fare in tutto tre strati di biscotti alternando la loro disposizione secondo la sequenza da me indicata e ricordando che la cioccolata va sempre spalmata negli oro saiwa!!
E cercare di coprire tutti gli spazi vuoti....
purtroppo mi sono accorta di aver fatto solo la foto del secondo strato con i biscotti disposti verticalmente, ma sono sicura che il procedimento è abbastanza chiaro;)in caso contrario chiedete pure:)


mentre la foto delle coperture di cioccolata e crema bianca è relativa al primo strato (dei biscotti disposti orizzontalmente, infatti è bassino per questo!!Scusate ma avevo dimenticato di fotografare il primo strato ...quando me ne sono accorta avevo già spalmato la cioccolata:(((


sopra la cioccolata spalmare la crema bianca....


Arrivati al terzo e ultimo strato (biscotti disposti orizzontalmente e spalmati dapprima di cioccolata e poi di crema bianca) spolverizzare di cacao amaro...


Coprire benissimo con la carta di alluminio e conservare in frigo (no nel ripiano più alto ma priediligere quelli più bassi).
Preparare la torta di caffè almeno due giorni prima (risulta molto più buona in quanto si insaporisce ulteriormente e in modo davvero notevole: un giorno prima è secondo me poco).

Ecco le fette:



L'ultima fetta....



Sarà anche un dolce degli anni '70, concepito in un contesto culinario a noi lontano (particolare non da poco e che aiuta a capire la presenza di determinati ingredienti) ma è DI UNA BONTà E DI UNA GODURIA UNICA, QUESTO è FUORI OGNI DUBBIO!!!!!

venerdì 4 novembre 2016

Liebster award



Ringrazio infinitamente le mie amiche blogger Fabiola del blog Rosso Pomodoro e
 Rita del blog Cotto e Sfornato per avermi entrambe dedicato questo graditissimo premio (da conferire ai blog con meno di 200 sostenitori) , a dire il vero già assegnatomi in passato..tuttavia mi fa sempre immensamente piacere riceverlo e per questo con piacere rispondo alle domande delle mie amiche blogger:).
Conosco Fabiola da poco e Rita da pochissimo e sono state entrambe carinissime a pensare al mio blog, grazie di cuore!!! E se ancora non le conoscete vi consiglio vivamente di andare a visitare i loro bellissimi blog:)
In ordine di assegnazione rispondo prima alle domande di Fabiola:

1) Perchè hai deciso di aprire un blog di cucina?
L'idea di farlo non è partita assolutamente da me, infatti fosse stato per me non credo che avrei mai avuto il coraggio di aprire un blog e di entrare a far parte di questo mondo, essendo sempre stata negata con il pc e con le procedure ad esso annesse ed essendo tra l'altro una persona molto riservata.
Quattro anni fa (prima ancora di aprire il blog) partecipai con successo ad un contest incentrato sulla cucina regionale italiana (Geografia in tavola) indetto da Danita del blog.' Le Leccornie di Danita' che seguo da tempo. Per l'occasione inviai via mail ricette appartenenti ad entrambe le mie regioni d'origine (Sardegna e Sicilia) e alla fine vinsi un premio speciale per il maggior impegno.
In seguito ad incoraggiamenti da parte sia della stessa Danita (che ringrazio sempre tantissimo)che di alcune amiche ho deciso, dopo un periodo di riflessione, di aprire il blog:)

2) Cosa vorresti cambiare del tuo blog? L'impostazione data è quella di far conoscere soprattutto la cucina tradizionale di entrambe le mie regioni d'origine dando importanza a ricette di famiglia ma non solo a quelle..talvolta ho pubblicato qualche ricetta personale o attinta dal forum di coockaround (primo forum di cucina che ho seguito per anni e dal quale ho attinto tante e meravigliose ricette entrate a pieno titolo a far parte del mio ricettario personale). Mi sono sempre attenuta a questo schema e non ho a dire il vero mai pensato di cambiarlo..

3) Quale ricetta che hai pubblicato ha riscosso più successo? Le scaccie ragusane, racchiuse tutte all'interno dell'etichetta avente questa denominazione:)

4) Il piatto della tua infanzia
mia madre è sempre stata una bravissima cuoca e mia nonna era una cuoca eccellente...tante sono quindi le pietanze alle quali sono collegati innumerevoli ricordi d'infanzia...la maggior parte dei quali appartenenti alla cucina tradizionale sarda come ad esempio is malloreddus, i ravioli, sa panara, le zeppole, la fregola fatta in casa cucinata nel brodo di gallina ripiena allevata in casa..tutte specialità di mia nonna eseguite in modo assolutamente perfetto e sempre impeccabile!!Anche mia madre ha un vasto repertorio di ricette; tantissime delle quali già postate nel blog e diverse delle quali intrise di ricordi risalenti all'infanzia:)

5) come immagini il tuo blog tra qualche anno?
non saprei..spero solo di riuscire a mantenere la stessa impostazione e di conservare l'entusiasmo che tra alti e bassi mi permette di mantenerlo in vita!

6) quale chef stellato ammiri di più?
A parte mia nonna e mia mamma, un punto di riferimento per me importante dal punto di vista culinario, ho seguito, sul canale Sky del Gambero Rosso, la chef  Laura Ravaioli della quale ho provato diverse ricette, tutte ottime, alcune delle quali postate anche nel blog:) mi piacciono molto le sue proposte e il modo estremamente preciso, coinvolgente e dettagliato con cui spiega le sue ricette.

7) Quale ricetta hai sempre voluto preparare?
Le zeppole ('is zippulas' in sardo:) che preparava mia nonna..delle quali ho la ricetta, appuntata nel suo quadernetto..erano favolose ma non ho ancora avuto modo di realizzarle..lei lavorava a mano l'impasto per tantissimo tempo in 'sa scivedda' (terrina tipica sarda di terracotta) e sosteneva che il segreto della loro sofficità fosse dovuto non solo alla lievitazione perfetta ma anche alla lunga e accurata lavorazione...rigorosamente a mano perchè affermava che i macchinari scaldavano troppo l'impasto...e questo non solo per le zeppole....

8) Sogni nel cassetto?
La salute per me e per i miei cari, sempre

9) Preferisci i primi o i secondi?
Entrambi, soprattutto se a base di pesce e a patto che sia davvero freschissimo, altrimenti preferisco piatti a base di verdure o di carne!

10) Quale  piatto non ti riesce mai bene?
 Volete ridere ma ridere da piegarvi in due? Le patate fritte!!!!!!! Mentre quelle al forno mi vengono divinamente!!!!
Il fatto è che non mi ha mai soddisfatto il risultato finale ed è da anni che non le ho più provate..friggo pochissimo, a dire il vero, ma altri tipi di fritti che OGNI TANTO preparo mi vengono sempre bene..le patate no!!

11) Programmi per  il futuro?
Che possa sempre esserci la salute.....Penso che questo sia fondamentale, la base per qualunque programma si  voglia perseguire

Rispondo ora alle domande di Rita:

1) Da dove è partita l'idea di creare il blog?
Leggete la risposta alla domanda numero uno data a Fabiola;)

2) Quale piatto ti riesce meglio preparare? Non uno ma diversi...i primi piatti al forno, le scaccie ragusane, secondi..dolci da colazione, al cucchiaio ecc..ma  in generale un pò di tutto....

3)  il tuo più grosso fallimento in cucina, racconta.....
più che fallimento si tratta di una mega figuraccia capitata il primo anno di matrimonio, il giorno di Natale a casa di mia suocera.
Tantissime volte avevo realizzato la torta rovesciata all'ananas, venuta sempre alla perfezione (per vedere la ricetta cliccate qui l'ho postata anni fa nel blog;) quindi collaudatissima, talmente di sicura riuscita che decisi di farla per l'occasione, dal momento che al pranzo sarebbe venuto anche il fratello di mia suocera il quale aveva una pasticceria in un paese vicino e sapevo già che avrebbe portato tanti altri tipi di dolci, quindi ho volutamente realizzato qualcosa di più semplice si ma buonissimo...dicevo che la ricetta mi è  sempre venuta splendidamente, l'ho sempre portata a casa di persone in occasione di inviti..insomma, sempre apprezzatissima e da tutti:).
 Una torta particolare, in quanto differente per alcuni ingredienti utilizzati dalle altre torte rovesciate all'ananas...in conseguenza a ciò ero sicurissima della perfetta riuscita e non avevo neanche il minimo timore del contrario...e infatti la torta aveva sempre lo stesso aspetto, sempre bellissima e d'effetto, quindi ero tranquillissima....il brutto accadde al momento del taglio..giuro che avrei voluto una pala per sotterrarmi a terra dalla vergogna........la consistenza interna non era quella solita..ma come????!!!!!!! La torta esternamente era sempre uguale!!!!!!!!!!! Una consistenza non soffice e ben cotta come sempre ma a mio parere mezza cruda o comunque non cotta bene...ma come poteva essere possibile????!!!!
Il fatto che ci fosse il fratello di mia suocera mi aveva messo ancora più a disagio in quanto tutte le altre persone mi conoscevano e avevano assaggiato tantissime volte dolci realizzati da me...ma il fratello di mia suocera e la moglie..mai...chissà cosa avranno pensato...che vergogna..ci ero rimasta davvero malissimo!!!!!!
In ogni caso, a distanza di un anno, in occasione di un altro invito,avevo realizzato il tronchetto banana e cioccolato (per vedere la ricetta cliccate qui, anche questo favoloso semifreddo l'ho postato nel blog e tra l'altro di recente)e c'erano di nuovo gli zii di mio marito.....e in quell'occasione mi rifeci davvero dalla figuraccia...
per quanto riguarda la torta in questione..la rifeci non molto tempo dopo in occasione di un invito a cena da amici......e mi venne meravigliosamente....

4) Quale fatto legato al cibo ricordi in particolar modo
 Erano gli anni '80, ed io ero ancora una bambina...un giorno mi recai in compagnia di mia nonna da questa sua amica la quale le doveva mostrare la sua ricetta per realizzare le 'bugie'...naturalmente fece la dose intera e ne ricavò tantissime..inoltre..non aveva la macchinetta per tirare la pasta e si servì unicamente del mattarello, realizzando delle sfoglie molto sottili....
a quei tempi ero ancora troppo piccola per interessarmi di cucina..eppure non riesco a dimenticare questa signora intenta nella preparazione di queste leccornie....
Mia nonna non pensò di domandarle la ricetta (strano.....in genere le richiedeva sempre.... ..).
Così passarono gli anni....
Un giorno, quando ormai questa signora mancava da tempo, parlando con mia nonna ricordammo l'episodio  legato alla preparazione delle bugie presso la sua amica....
Io le chiesi: " E la ricetta? Non hai pensato di chiedergliela...?'. La cosa strana è il fatto che, pur riconoscendo la bontà di questa preparazione, non arrivò mai a chiederle la ricetta.
'Come fare per averla, ormai è impossibile...'. Mia nonna ebbe allora una bella idea..quella di telefonare alla figlia della sua amica, della quale aveva il numero.
Tra le altre cose, parlarono anche del pomeriggio trascorso a casa di sua madre per preparare le bugie.
Mia nonna chiese a questo punto, se per caso avesse a disposizione la ricetta....
La fortuna era che sua figlia, a sua volta aveva preso con sè il quaderno della nonna, nel quale era appuntata la ricetta in questione. In questo modo riuscimmo ad avere questa ricetta, a distanza di anni e anni.
'Sarà contenta mia mamma che vi siete ricordate delle sue bugie', aveva detto infine.......
non riesco davvero a dimenticare questo episodio e ogni volta che preparo le bugie (così le chiamava questa signora ... forse perchè pur essendo sarda era vissuta tantissimi anni in Piemonte..) penso a questo episodio; risalente al periodo della mia infanzia, e ad una persona che per mia nonna era davvero speciale:)

5) quando cucini ami inventare o resti sul tradizionale
In genere non azzardo troppo e quando invento mi giostro sempre con abbinamenti e sapori che secondo me si sposano perfettamente tra loro..se devo sperimentare qualcosa di un pò più azzardato devo averlo già assaggiato o comunque visto da qualche parte e quindi già provato da altri, allora mi fido e provo anch'io!

6) Qual'è il tuo piatto o dolce preferito?
La lista è troppo lunga...mi piacciono troppe cose!!!! A partire dagli antipasti, primi, secondi, dolci, pizze, scaccie, gelati artigianali..non riesco a isolare un solo piatto in particolare...

7) Cosa ti aspetti dal blog
spero solo di riuscire a mantenere, tra alti e bassi, l'entusiasmo sufficiente per mantenerlo vivo e portarlo avanti!

8) Da chi hai ereditato la passione per la cucina
Sicuramente da mia nonna, per quanto i suoi livelli di assoluta perfezione sono per me irraggiungibili..tutto ciò che preparava era speciale e il sapore delle sue pietanze davvero unico!

9) croissant o biscotti
Entrambi

10) Descrivi brevemente te stessa
Sono una persona molto sensibile e riservata e da bambina la mia timidezza ed emotività erano a livelli quasi patologici poi con gli anni sono notevolmente migliorata..al punto che se trovo davanti a me una persona  con la quale provo sintonia e feeling mi posso aprire anche da subito:)sono anche molto ansiosa ma fortunatamente sono riuscita a migliorare anche questo aspetto del mio carattere non eliminandolo ma almeno riuscendo bene o male a gestirlo..o quasi....:). I valori cui credo maggiormente sono la correttezza, il rispetto e la sincerità che ritengo essenziali in qualsiasi rapporto sia d'amicizia che di amore..

11)  Quando cucini ti piace farlo in compagnia o preferisci preparare i tuoi piatti da solo\a
Se devo apprendere un piatto nuovo  ovviamente in compagnia (anche per vedere e capire meglio tutti i passaggi) ma nella stragrande maggioranza dei casi cucino da sola, ho la sensazione di concentrarmi meglio:)

Secondo il regolamento dovrei ora nominare 10 blog con meno di 200 sostenitori...ai quali porre 11 domande...dal momento che non me la sento di escludere nessuno in quanto tutti a mio parere meritevoli, dedico questo premio a tutte le amiche che mi seguono:)) invitando chi vuole ritirare il premio a rispondere alle seguenti domande:
1) quando è nata la tua passione per la cucina?
2) a parte il mondo dei blog, sono tante le persone con cui la condividi?
3) qual'è il tuo cavallo di battaglia?
4) qual'è il piatto che cucini più spesso?
5) quali sono i tuoi interessi?
6) quale sport pratichi o ti sarebbe piaciuto praticare?
7) che genere di musica preferisci?
8) cosa ami fare nel tempo libero?
9) quali sono i valori cui credi maggiormente?
10)  qual'è il tuo libro preferito?
11)qual'è stato il viaggio che ricordi con maggiore emozione?