domenica 28 maggio 2017

Marmellata di pesche (vecchissima ricetta ripubblicata per partecipare al meat free contest)









Pubblico una vecchissima ma sempre valida ricetta per partecipare al Meat free contest, al quale ho partecipato di recente... ma in quel caso l'ingrediente base da utilizzare per realizzare le ricette era il  formaggio quindi  era necessario pubblicarepiatti che contenessero quest'ingrediente (che io adoro e ho sempre adorato alla follia!:).
Giorni fa invece sono stata invitata da Tania del blog Cucina che ti passa a partecipare a questo stesso contest, valido per i mesi di Maggio e Giugno avente come tema la frutta di stagione..quindi le ricette dovranno contenere quest'ingrediente.
A giorni pubblicherò un post dove vi saluterò per mettere temporaneamente in pausa il blog, quindi ho avuto il piacere di partecipare a questo contest presentando una ricetta a tema pubblicata anni fa, ma, ripeto, sempre validissima, nonchè ottima e che ho il piacere sia di presentare al contest che di condividere con voi.
Niente di nuovo nè originale: una semplicissima marmellata di pesche (so che dovrei chiamarla confettura ma per abitudine e impropriamente la chiamo marmellata;) ma veramente buonissima..unica raccomandazione è di non prepararla in questo periodo in quanto le pesche ancora non sono buone, o perlomeno , a me non piacciono...in quanto a mio giudizio il livello di eccellenza e sapore è raggiunto da questo meraviglioso frutto nel mese di Agosto, quando è possibile trovare quelle pesche a pasta gialla profumatissime, mature, belle succose e dolcissime. In conseguenza a ciò vi consiglio vivamente di rimandare la preparazione tra qualche mese quando le pesche saranno davvero buone e la marmellata verrà così favolosa! Un'altro importante  consiglio è, nel caso di frutta particolarmente dolce, di ridurre a piacere la quantità dello zucchero altrimenti il risultato sarà stucchevole;).
Ma veniamo alla ricetta, per la quale farò il copia e incolla del vecchio post;).
Ci sentiamo presto con il post che ho precedentemente menzionato!



Questa è una ricetta che sono solita preparare da anni..la fonte è un'amica di mia madrina..tempo fa, quando ancora abitavo in Sardegna ebbi modo di assaggiare questa buonissima marmellata. Dal momento che mi piacque chiesi la ricetta.....
Tassativo è utilizzare le pesche del mese di Agosto, a polpa gialla, dolci e mature. Se dovessimo utilizzare pesche di  un'altra qualità il risultato non sarebbe lo stesso....ma anche se dovessimo utilizzare le stesse ma poco mature il risultato non sarebbe affatto buono....


Ingredienti:

1 kg di pesche (tassativo è utilizzare quelle che troviamo nel mese di Agosto, a polpa gialla, dolci e mature)
500 gr di zucchero semolato (se dovessimo constatare che le pesche sono dolci di loro  in modo esagerato, eccessivo, possiamo diminuire un pò la quantità dello zucchero)
succo di 1 limone giallo medio non trattato spremuto e filtrato

Sbucciare le pesche e tagliarle a pezzettoni.
Sistemarle nel recipiente di cottura (io ho utilizzato un tegame antiaderente di adeguate dimensioni), aggiungere lo zucchero e il succo di limone. Mescolare con  il cucchiaio di legno (giusto per amalgamare il tutto).......

 e farle macerare 2 ore.


Trascorso il tempo mettere il tegame sul fuoco, accendere il gas (fiamma medio\bassa) e cuocere per 15\20 minuti mescolando spesso con il cucchiaio di legno (in pratica le pesche si devono ammorbidire).


Fare intiepidire il composto e passarlo nel passaverdure.


Rimetterlo nel gas ( fiamma medio\bassa)  e continuare a cuocere, mescolando sempre nello stesso verso con il cucchiaio di legno per circa 1\2 ora. La marmellata è pronta quando, sollevando il cucchiaio  'la polpa rimane densa' (nella ricetta che mi diedero c'era scritta questa espressione:)


Farla intiepidire e versarla nei vasetti di vetro..chiudere, avvolgerli in carta da giornale, sistemarli in un tegame abbastanza alto, versare dell'acqua in modo da coprirli.
Accendere il gas e contare, dal momento del bollore, 30 minuti.
Trascorso il tempo fare raffreddare i barattoli contenenti la marmellata nella stessa acqua.


Conservare i barattoli ormai completamente freddi nella dispensa e consumare la marmellata dopo almeno 2 settimane.
La sua durata è 1 anno (se non viene aperta). Quando la apriamo (ovviamente ) la conserveremo in frigo.






Con questa ricetta partecipo al Meat free contest ideato da UNA MAMMA CHE CUCINA E ospitato dal blog  CUCINA CHE TI PASSA


Meat free contest


mercoledì 17 maggio 2017

Tortini di carote e mandorle





Questi  tortini sono uno spettacolo a dir poco e vi consiglio vivamente di provarli:  buonissimi a livello di sapore e perfetti a livello di consistenza in quanto sono una nuvola di leggerezza, sofficità..pur non essendo asciutti!!! Sembra che  due termini cozzano tra loro ma vi assicuro, vi garantisco che non è affatto così!!!!!!!
Ho caricato anche la foto di un muffin tagliato a metà in modo che possa essere visibile la consistenza interna descritta (e spero renda l'idea!;) perchè possiate verificare quanto scritto con i vostri occhi:).
Io li adoro letteralmente, a colazione ne mangio anche tre accompagnati da una tazzona (quelle gialle del Mulino Bianco degli anni'80 che conservo da quando ero piccola) di caffellatte (la colazione è il momento della giornata in cui in assoluto ho più fame, in genere mangio poco e leggero a cena ma alla colazione non rinuncerei mai!!!).
Sono solita preparare da diversi anni questa ricetta e devo ribadire che  non appartiene assolutamente a me, quindi non ho attinto da ricette di famiglia o di amici ma l'ho presa dal blog Vivi in cucina dal quale ho attinto diverse ricette, sempre riuscite perfettamente!

Ingredienti (io ho ricavato 12 tortini nello stampo apposito che vedete in foto più altri quattro o cinque negli stampini per muffins in alluminio usa e getta rivestiti dagli appositi pirottini di carta forno).

180 gr di carote a temperatura ambiente (pesate già sbucciate e pulite)
100 gr di mandorle pelate che ho inserito nel mixer ricavando la farina di mandorle;)
180 gr di farina 00
2 uova medie tenute almeno due ore a temperatura ambiente in modo che possano montare meglio e più velocemente con lo zucchero
140 gr di olio di semi di girasole (io ho adagiato  un bicchiere di carta il cui peso è irrisorio nella bilancia e ho versato al suo interno l'olio di semi di girasole fino ad arrivare a 140 gr)
180 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino da caffè raso di cannella in polvere
1 pizzico di sale (questa volta l'ho dimenticato ma erano ugualmente ottimi;)
1 bustina di lievito per dolci Pane Angeli o Bertolini.

Operazione preliminare da compiere è quella di ridurre le mandorle pelate a farina inserendole nel mixer. Questo va fatto andare per pochi secondi a velocità minima quindi massima fino a ottenere una farina.
Sistemarla in una ciotola come in foto.



Nello stesso mixer dove abbiamo lavorato le mandorle inserire le carote a pezzi e sminuzzarle finemente...
lavorare 10 minuti, con le fruste elettriche a bassa velocità, le uova tenute almeno due ore a temperatura ambiente con lo zucchero semolato..dovranno diventare bianche  e spumose!




A questo punto aggiungere la farina di mandorle e amalgamarla con le fruste elettriche.


Una volta incorporate perfettamente al composto di zucchero e uova aggiungere anche le carote sminuzzate finemente nel mixer e amalgamare anche queste sempre con le fruste elettriche (è importante utilizzarle perchè in questo modo sia la farina che le carote verranno ulteriormente sminuzzate;).


Aggiungere ora la cannella in polvere, e amalgamare anche questa sempre con le fruste elettriche...


Aggiungere ora la farina, versata poco per volta con il colino  o setaccino per evitare grumi e utilizzando sempre le fruste elettriche a bassa velocità..alternandola con l'olio di semi..


Infine unire il lievito, sempre fatto cadere con il colino o setaccino e su tutta la superficie e non solo su una parte di essa...
amalgamare anche questo con le fruste elettriche a bassa velocità..



Versare il composto nello stampo per muffins rivestito degli appositi pirottini di carta forno..non esagerate con le quantità in quanto in cottura crescono abbastanza..io ho inserito due cucchiai da minestra nè rasi nè troppo pieni ma normali su ogni pirottino.
Dal momento che è avanzato impasto ho riempito anche quattro o cinque stampini di alluminio usa e getta per muffins rivestiti sempre con gli appositi pirottini di carta forno:).


Cuocere in forno statico preriscaldato a 180° con la griglia nella parte media del forno per 25 minuti.
Trascorso il tempo fare la prova stecchino per sicurezza (ma i tempi sono questi, almeno per quanto riguarda il mio forno...) , sfornarli e attendere che si raffreddano prima di toglierli dallo stampo per muffins .
Sono favolosi a dir poco, buonissimi, leggeri e soffici come una nuvola!!
Si mantengono sempre perfetti per giorni se conservati nell'apposito contenitore per torte (quello in plastica trasparente con chiusura).
 Spero che le foto rendano l'idea della loro bontà e soprattutto della consistenza interna spettacolare descritta!!Provateli, non ve ne pentirete, sono troppo buoni!!!!!!!
Grazie a Vivi per la splendida ricetta!:).



nb : sono più tortini che muffins..ma quel che conta è che sono buonissimi:)

sabato 6 maggio 2017

Polpette siciliane di patate



Una ricetta tipica della Sicilia o perlomeno della zona nella quale risiedo.
Si tratta di semplicissime polpette di patate ma di uno sfizioso unico! A prima vista sembrerebbe una ricetta non dissimile da tante altre appartenenti allo stesso genere..ciò che la differenzia è essenzialmente l'uso (assolutamente tassativo) del caciocavallo ragusano grattugiato..è questo infatti che conferisce quel sapore particolare (e buonissimo) davvero unico e speciale, in assenza di tale ingrediente.....non sarebbe la stessa cosa e il risultato cambierebbe senza ombra di dubbio..

Ingredienti: (dosi molto ad occhio, è difficile fornire un quantitativo dettagliato..)

patate lesse sbucciate e schiacciate
abbondante caciocavallo ragusano grattugiato (ingrediente fondamentale  e assolutamente tassativo, mi raccomando, non provate a sostituirlo perchè la ricetta non sarebbe la stessa!). Inoltre qui è necessario abbondare con il formaggio..il sapore sta tutto lì;)
pane grattugiato q.b (necessario perchè utilizzando il solo caciocavallo l'impasto verrebbe tendenzialmente molle..invece il pangrattato conferisce la gusta consistenza. Anche qui la quantità è abbastanza ad occhio ma inferiore rispetto quella del formaggio grattugiato. Per rendervi conto della quantità..dev'essere quella necessaria ad ottenere un composto non troppo molle nè troppo duro..vi consiglio di fare la prova e, quando constatate che è possibile realizzare le polpette vuol dire che avete raggiunto la consistenza giusta;)
sale (vi consiglio eventualmente di aggiungerlo solo dopo aver unito il formaggio alle patate in quanto il primo è molto saporito e potrebbe anche non essere necessario aggiungerne o al limite appena appena un pizzico, pochissimo...)
pepe nero
uova (per la quantità di patate che vedete in foto ne avevo incorporate due grandi)
poco prezzemolo fresco tritato (nella ricetta ci vorrebbe..al momento in cui mi è stata data hanno dimenticato di segnalarlo e quindi l'ho omesso...le polpette erano ugualmente buonissime..ma dal momento che si trattava di un ingrediente fra quelli previsti...mettetelo!).

Inoltre: farina di semola rimacinata nella quale passeremo le polpette prima di friggerle

olio di semi di arachidi per friggerle (la frittura per questa ricetta tradizionale è assolutamente tassativa, altrimenti non sarebbe la stessa cosa;)

Lessate le patate intere con la buccia in abbondante acqua salata, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate facendole cadere in una terrina. Farle raffreddare o perlomeno intiepidire.



Aggiungere abbondante caciocavallo ragusano grattugiato...



e amalgamarlo perfettamente..quindi uova intere, pepe nero e pangrattato q.b ad ottenere un composto morbido ma non molle  (la sua giusta consistenza è raggiunta quando è possibile formare le polpette).
nb: insieme a questi ingredienti aggiungete anche prezzemolo fresco tritato...io purtroppo l'ho omesso in quanto al momento di darmi  la ricetta si erano dimenticati di segnalarlo. Le polpette erano buonissime anche così, comunque;)



Amalgamare bene il tutto e assaggiare...se necessario aggiungere un pizzico di sale, ma se l'impasto è già saporito omettetelo;).

  
Formare le polpette conferendo loro la forma allungata..passatele nella farina di semola rimacinata e friggerle in abbondante olio di semi di arachidi finchè non assumeranno un colore dorato da ambo i lati...



Scolarle con la schiumarola e sistemarle in un piatto con carta assorbente da cucina.
Buone tiepide e ottime fredde (al contrario di altri tipi di frittura, questo perchè i sapori si distinguono perfettamente tra loro;).



La foto è orribile (come al solito) ma la bontà di queste polpette è indiscutibile!;)